A Pegognaga sorgerà la nuova centrale del Macello: energia e calore con i grassi animali
A Pegognaga, la nuova centrale del macello smaltirà diecimila tonnellate all’anno.Un impianto per la produzione combinata di energia elettrica e calore, alimentato dall’olio ottenuto dal grasso animale proveniente dai sottoprodotti della macellazione bovina, sarà realizzato a Pegognaga da Unipeg (azienda leader in Italia nel settore della macellazione delle carni bovine che ha 1.500 soci, dà lavoro a 600 persone e fattura 400 milioni di euro) e da Tea Sei (società del gruppo Tea di Mantova) che si occupa della realizzazione e gestione di impianti di produzione e distribuzione dell’energia. La conferma è arrivata ieri da una conferenza stampa.
Hanno partecipato i presidenti di Unipeg, Ildo Cigarini, e di Tea, Gianpaolo Tosoni, alla presenza del presidente e del direttore di Tea Sei, Piero Falsina e Enrico Raffagnato, del direttore di Unipeg, Alfredo Gallerani, e dell’assessore del Comune di Pegognaga Remo Savioli.
La centrale di cogenerazione sorgerà su un’area di 3.500 metri quadrati presso lo stabilimento Unipeg e sarà alimentata da un combustibile ottenuto da una fonte energetica alternativa, qual è l’olio animale derivante dalla colatura del sottoprodotto di macellazione a matrice grassa.
L’impianto prevede un investimento di 10 milioni di euro, un tempo di realizzazione di circa venti mesi, lo smaltimento di 10.000 tonnellate di grasso all’anno e la produzione di 27.000.000 di Kwh/a. L’energia elettrica e il calore prodotti dall’impianto, che non ha uguali in Italia, saranno utilizzati dallo stesso macello che diventerà autonomo sul versante energetico, mentre la quota eccedente di energia elettrica sarà immessa nella rete elettrica nazionale.
Per la realizzazione del progetto, che ha valenza ambientale e consentirà di recuperare un sottoprodotto della macellazione bovina, Unipeg e Tea costituiranno la società di capitali Unitea srl, detenuta al 50 per cento da ciascuna parte.
«L’idea è partita dal bisogno di ottimizzare lo smaltimento di un sottoprodotto di lavorazione come il grasso – ha detto il presidente Cigarini – in modo cogente e ecocompatibile in quanto si produrrà energia pulita nel rispetto dell’ambiente. L’importante ed innovativo progetto per il territorio e la cooperazione, è scaturito da un consolidato rapporto di collaborazione fra una Coop di dimensioni nazionali e la multiutility mantovana».
Per il presidente Tosoni la Tea non poteva non essere interessata a questo progetto, in quanto la società intende ramificarsi sul territorio con forme di aggregazione orizzontale e con realtà produttive dinamiche. «La nostra mission – ha affermato Tosoni – è l’ambiente della produzione di energia, con questo progetto possiamo raggiungere entrambi gli obiettivi».Piero Falsina ha ribadito che l’iniziativa si inserisce nella linea di sviluppo strategico della società, inoltre Tea Sei ha già un’esperienza nella gestione di impianti con motori cogenerativi.
Alfredo Gallerani ha sostenuto che l’idea è nata dall’esigenza di valorizzare il potere calorico del grasso come sottoprodotto animale. «Con questo progetto e il costruendo impianto di biogas – ha detto infatti Gallerani – si formerà un polo energetico di rilevanza nazionale con soluzioni tecnologiche di primordine, inoltre saremo in grado di soddisfare il nostro fabbisogno energetico che comporta una bolletta di 3 milioni di euro all’anno».