Giulio Romano – Arte e Desiderio
Palazzo Te, Mantova
6 ottobre 2019 – 6 gennaio 2020

Mostra Giulio Romano Arte e Desiderio Mantova Palazzo Te 2019 2020Dal 6 ottobre 2019 al 6 gennaio 2020 il Palazzo Te di Mantova ospita la mostra “Giulio Romano: Arte e Desiderio”, che indaga la relazione tra immagini erotiche del mondo classico e invenzioni figurative prodotte nella prima metà del Cinquecento in Italia, esponendo dipinti, disegni e oggetti preziosi provenienti da venti istituzioni, tra cui il Metropolitan Museum of Art di New York e il museo Hermitage di San Pietroburgo.

L’esposizione, a cura di Barbara Furlotti, Guido Rebecchini e Linda Wolk-Simon, è promossa dalla Fondazione Palazzo Te e dal Comune di Mantova, organizzata e prodotta con la casa editrice Electa.

Concentrandosi sulla produzione di Giulio Romano, il percorso espositivo evidenzia la capillare diffusione di un vasto repertorio di immagini erotiche nella cultura artistica cinquecentesca e svela le influenze esistenti tra cultura alta e cultura bassa nella produzione di tali immagini.

I preziosi oggetti esposti sottolineano il carattere giocoso, inventivo e a tratti sovversivo di queste invenzioni artistiche e dimostrano la flessibilità del soggetto erotico, utilizzato in opere che spaziano dai disegni ai dipinti, dalle sculture alle incisioni, dalle maioliche agli arazzi.

Il tema della mostra è strettamente connesso al luogo che la ospita. Soggetti erotici e storie amorose sono infatti ricorrenti nelle sale di Palazzo Te, capolavoro indiscusso della carriera artistica di Giulio Romano.

La prima sezione illustra la produzione giovanile di Giulio Romano al tempo della sua attività nella bottega di Raffaello, e in particolare il suo intervento nella decorazione della stufetta del Cardinal Bibbiena nel Palazzo Vaticano (1515-1516), e nella Loggia di Psiche alla Villa Farnesina a Roma.

La seconda sezione è dedicata a “I Modi“, una serie di 16 immagini pornografiche, probabilmente ispirate a fonti antiche, che furono disegnate da Giulio Romano, incise da Marcantonio Raimondi e accompagnate da sonetti licenziosi composti da Pietro Aretino.

La terza sezione, “Arte e Seduzione” presenta una copia antica e particolarmente fedele della Fornarina di Raffaello, probabilmente realizzata da Raffaellino del Colle, un collaboratore di Giulio Romano, e il Ritratto di cortigiana di Giulio stesso, sempre ispirato al famoso ritratto erotico raffaellesco.

Per la quarta sezione, la sala dedicata a Gli amori degli dei dimostra, attraverso disegni e incisioni, la grande fortuna collezionistica di cui godettero i soggetti erotici nel Cinquecento quando venivano mascherati dietro la più accettabile apparenza di una storia mitologica e giustificati come traduzioni in immagini di invenzioni letterarie e poetiche.

La quinta sezione costituisce il cuore della mostra ed è dedicata al quadro monumentale di Giulio Romano intitolato i Due Amanti, conservato all’Ermitage, il quale potrebbe essere stato realizzato poco prima dell’arrivo dell’artista a Mantova, nel 1524, e condotto nella città dei Gonzaga come dono per il marchese Federico. Affiancano il dipinto due opere di eccezionale importanza artistica, affini ai Due Amanti per soggetto e cronologia: un arazzo – spettacolare per dimensioni e preziosità dei materiali – con Mercurio ed Erse, ispirato a un’invenzione di Raffaello per la Villa Farnesina, in prestito dal Metropolitan Museum of Art di New York, e un raffinato cartone di grandi dimensioni preveniente dal Louvre raffigurante Giove e Danae, di mano di Perino del Vaga – un altro collaboratore di Raffaello – che dovette servire da modello per un arazzo (ora perduto) realizzato su commissione di Andrea Doria, parte di una serie dedicata agli amori clandestini di Giove.

Il tema degli amori clandestini di Giove torna nell’ultima stanza dell’esposizione, dove un grande cartone raffigurante gli amori di Giove e Leda ispirato a una invenzione di Michelangelo e la sensuale Danae di Correggio, commissionata da Federico Gonzaga nel 1530-1532, attestano come gli artisti cinquecenteschi si siano cimentati nel campo della pittura di soggetto erotico in competizione con la scuola di Raffaello.

Il progetto di allestimento è a cura di Lissoni Associati.

La mostra è accompagnata da un catalogo edito da Electa.

Ricordiamo che è stata allestita anche un’altra mostra al Palazzo Ducale di Mantova, dal titolo “Giulio Romano: Con nuova e stravagante maniera.

Prezzi biglietti

  • Biglietto intero: 12 euro
  • Biglietto ridotto per over 65, gruppi di minimo 20 massimo 25 persone, soci TCI, soci FAI, soci ACI, cittadini residenti nel Comune di Mantova, possessori dei seguenti biglietti / tessere: biglietto d’ingresso al Vittoriale degli italiani, biglietto/abbonamento Torino Piemonte, tessera Associazione Circoli Cooperativi Lombardia, tessera Italia Nostra, tessera Mantova Outlet Village, biglietto ferroviario Trenord con destinazione Mantova (convalidato da non più di tre giorni): 9 euro
  • Ridotto per ragazzi 12-18 anni e studenti universitari: 5 euro
    visitatori tra i
  • Ridotto Speciale per i possessori di Mantova Sabbioneta Card
  • Ingresso gratuito per: bambini fino agli 11 anni, 1 accompagnatore per gruppo, 2 insegnanti per scolaresca, giornalisti, possessori tessera ICOM, le seguenti forze dell’ordine: Polizia di Stato, Arma dei Carabinieri, Guardia di Finanza, Polizia Penitenziaria, Corpo Forestale dello Stato, Vigili del Fuoco
  • Biglietto famiglia (minimo 3 – massimo 5 componenti di cui massimo 2 paganti tariffa intera): 30 euro

Disponibili anche biglietti unici per visitare sia la mostra di Palazzo Te che quella di Palazzo Ducale (attivo dal 6 ottobre 2019 al 6 gennaio 2020):

  • Biglietto unico intero: 20 euro
  • Biglietto unico ridotto (residenti a Mantova e provincia, possessori della Mantova Sabbioneta Card): 15 euro

E’ possibile acquistare online i biglietti su https://www.vivaticket.it/




Scritto da: MantovaNotizie.com
Data: 18 Settembre 2019
Categoria: Mostre


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