100X100 FELLINI. 100 opere d’arte per i 100 anni dalla nascita di Federico Fellini

Federico Fellini fotografato da Maria Mulas
© Maria Mulas, Federico Fellini (Milano, 1987)

Nell’anno delle celebrazioni per il centenario della nascita di Federico Fellini, il Museo diocesano Francesco Gonzaga ospita, dal 3 al 25 ottobre 2020, la mostra collettiva “100 X 100 Fellini”, patrocinata dal Comune di Mantova: l’esposizione è un tributo al maestro del cinema italiano e mondiale, attraverso 100 opere d’arte inedite realizzate da 50 artisti italiani e internazionali, invitati dalle curatrici Francesca Bianucci e Chiara Cinelli a rendere omaggio, secondo la propria sensibilità ed espressività, all’immaginario felliniano e ai suoi archetipi.

«Può apparire inappropriato, quasi un’invasione di campo, che un Museo come questo si occupi di cinema – afferma Mons. Roberto Brunelli, Direttore del Museo – sia pure per celebrare un genio riconosciuto qual era Federico Fellini. In realtà non è affatto inappropriato, per almeno due buoni motivi. Primo, le opere qui esposte, con le quali si vuole appunto richiamare la grandezza di questo regista, sono quadri e dunque, piacciano o no, si accostano legittimamente ai tanti altri che il Museo offre alla pubblica fruizione. Secondo motivo, all’arte, agli artisti, è riconosciuto il diritto – o forse meglio, il diritto-dovere – di attingere a piene mani alla realtà in cui sono immersi, come è sempre avvenuto, sin dai tempi dell’arte rupestre: per coglierne le fattezze e restituirle, immortalandole, agli osservatori delle loro creazioni. Restituirle, arricchite dello sguardo dell’artista, capace con ciò di farne il veicolo di arcani messaggi. Questo fanno la pittura, la scultura, in genere le arti visive: tra le quali è facile includere l’arte, quando è arte, di chi si esprime attraverso il cinema. Fellini per questo sta bene, nel nostro come in ogni altro museo». «Un secolo fa nasceva Federico Fellini, regista fra i più amati e celebrati di tutti i tempi, che ha segnato la storia della cinematografia mondiale, delle arti figurative e del costume, scolpendo in modo indelebile il nostro immaginario collettivo – osservano le curatrici Francesca Bianucci e Chiara Cinelli –. Nell’ambito delle celebrazioni per il centenario della sua nascita, la mostra “100 X 100 Fellini” vuole essere un tributo al grande regista che tutti conosciamo e amiamo ma ancor prima al suo straripante immaginario poetico, che egli ha profuso in tutte le sue opere, siano esse disegni, scritti o film, e che costituisce ancora oggi uno straordinario serbatoio di poesia e bellezza, oggetto di studio e fonte di ispirazione per registi, scrittori e artisti contemporanei. Questo mondo traboccante di immaginazione e vitalità è celebrato da 50 artisti contemporanei di grande talento, esponenti di diverse forme d’arte ed esprimentisi in una grande varietà di tecniche a rtistiche, che hanno dato vita a 100 opere d’arte inedite riunite in un omaggio corale originale e poetico. Pur nella frammentarietà di visioni, segni e voci, questo esuberante percorso visivo è attraversato da un’ispirazione comune e da un insieme di risonanze che riconducono, tutte, a quel surreale mondo immaginifico che Fellini ha saputo regalarci in ogni sua espressione artistica». Ad arricchire il percorso espositivo, che intende caratterizzarsi per la coesistenza di linguaggi e stili differenti, si segnalano due contributi speciali: la fotografa di fama internazionale Maria Mulas presenta un ritratto di Federico Fellini, scattato a Milano il 2 aprile del 1987; lo scultore Carlo Previtali espone la sua “Gradisca”, scultura in ceramica raku policroma, omaggio a una fra le “maschere” più celebri del cinema di Fellini. Il catalogo della mostra ospita un importante contributo critico a firma dello storico dell’arte Claudio Caserta, che celebra la straripante personalità artistica di Federico Fellini, offrendo al lettore/spettatore di questa mostra ulteriori spunti di riflessione sul mondo felliniano. Soffermandosi in particolare sul Fellini degli anni de “E la nave va” e “La voce della Luna”, Caserta osserva: «Fellini più si inoltra nel personale percorso esistenziale più semina domande dubbiose: dove finisce la musica e dove i morti? Ci sarà un passaggio tra le dimensioni? Può finire così? Ne “La voce della luna” ci sarà anche l’autobiografico dolore per il mancato figlio dell’epilogo, quel “Viaggio di G. Mastorna”, pensato, scritto, disegnato e, inevitabilmente, non girato in scena. Il protagonista viene a conoscere della sua scomparsa come distaccato spettatore. Fellini aveva saputo condurre la letteratura dai quesiti esistenziali ben oltre i maestri dell’Ottocento . E senza preoccuparsi nemmeno del dato, appunto, eminentemente letterario, si era spinto a raccontare, con il lieve distacco di chi ha ormai compiuto l’impresa, una dimensione di oltre-vita, fatta di normalità, di un diverso ed anche banale esistere di un viaggiatore distratto che ha appena appreso dalla televisione della sua morte nel disastro aereo, da cui deduce aver naturalmente iniziato il viaggio nell’eternità. In altro modo era accaduto anche a Palazzeschi, quando rivedeva, con naturale stupore, le persone scomparse riapparire sulle banchine di stazioni attraversate dal treno di cui era viaggiatore».

ARTISTI
Adriano Bernini, AnnaLaura Cantone, Max Cardelli, Claudio Caserta, iomso Tommaso Cavallini, Silvia Cibaldi, Pasquale Cipolletta, Patrizia Comand, Germana Conca, Lamberto Correggiari, Pantaleo Cretì, Elisabetta Cusato – Eliscus, Tony Dallara, Ivano D’Annibale, Gaetano D’Auria, Marco Donghi, Lilian Drozduk, Gian Paolo Dulbecco, Marilena Faraci, Hélène Foata, Diana Forassiepi, Yaya Frigerio, Maria Victoria Gervaso – Mavì, Emilio Gianni, Giovanni Gianni, Sandro Gorra, Angelika Kallenbach, Mona Larsen, Pasquale Liguori, Lydia Lorenzi, Marco Manzella, Laura Marmai, Shuhei Matsuyama, Roberta Mattioli, Elias Maya, Claudio Onorato, Agostina Pallone, Leonardo Pecoraro, Beniamino Piantoni, Tiziana Priori, Daniela Rancati, M&G Redaelli, Monica Rossetti, Jeannette Rütsche – Sperya, Annita Scotti, Gianluigi Serravalli, Donatella Sommariva, Corrado Spreafico, Anna Sutor, Rita Tripodi
Con il contributo speciale di Maria Mulas e Carlo Previtali

DOVE
Mantova Museo Diocesano Francesco Gonzaga
Piazza Virgiliana, 55 – 46100 Mantova (MN)

QUANDO
Inaugurazione: sabato 3 ottobre 2020, ore 17.00
Durata: fino al 25 ottobre 2020
Orari della mostra da:
– mercoledì a domenica: 9.30 – 12.00 / 15.00 – 17.30
– lunedì e martedì: aperto solo a gruppi prenotati

BIGLIETTI
Ingresso con il biglietto del Museo




Scritto da: Chiara Cinelli
Data: 14 Settembre 2020
Categoria: Mostre


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