Ponte di barche sull'OglioProponiamo un itinerario a piedi,  ma anche in mountain-bike tra corti e argini dei fiumi Oglio e Po; il percorso si snoda tra le corti e gli argini dei fiumi Oglio e Po ed è provvisto di appositi cartelli segnaletici ad ogni incrocio.
Puo’ essere diviso in due parti, una di 11 Km. e l’altra di 18 Km. E’ stato realizzato e viene manutenzionato dal Gruppo Podistico di Buscoldo e Cesole.

Partenza:

  • Da Cesole di Marcaria presso il bar Centrale (Trattoria Pizzeria “10 metri”) in via Larga (dove si trova la cartina e viene vidimata con un timbro la partenza). Interessanti sono il campanile e la parrocchiale della seconda metà del 400.
  • Usciti dal paese seguendo la segnaletica, si prende  una stradina di campagna, poco più avanti a sx inizia stradello Lombardo , dopo 2 Km si incrocia  la Provinciale, si gira a dx e dopo 100 mt a sx imbocchiamo strada Piradello.(li vicino si nota corte Antonia). Tra i campi coltivati notiamo uno stagno, un ponticello, e due grandi pioppi cipressini; saliamo a sx sull’argine dell’Oglio e vediamo la golena di Boschina Mortizza, dove non è raro intravedere aironi e garzette.
  • Più avanti troviamo la Chiavica di Cesole e dopo 7 km siamo a Torre d’Oglio, al ponte di barche, dall’impiantito in legno, quasi  “monumento”: Poco distante troviamo corte La Motta del XV° sec. con alloggio e vendita di miele (timbro Fiasp sotto il portico): Percorso l’argine per 1 km da Torre d’Oglio c’è la deviazione per il percorso di 11 km,(a sx si supera una sbarra e per una strada di campagna, si arriva ad un’altra sbarra, seguiamo uno stradello fiancheggiato da siepi per arrivare all’incrocio con la Provinciale sulla quale concludiamo dopo circa 1 km, il percorso a Cesole.
  • Proseguendo per i 18 km, arriviamo alla foce dell’Oglio dove il fiume termina il suo corso in Po, è questo il tratto più grande (1 km  da sponda a sponda).
    Presso il Loghino Piemonte a sx scendiamo per una stradina, troviamo un piccolo cimitero e la chiesa seicentesca di Scorzarolo. Usciti dal borgo a sinistra riattraversiamo la strada Provinciale, di fronte prendiamo la strada Gambino, e al termine del tratto asfaltato a sx uno stradello fino ad arrivare ad un vecchio gelso.
  • Da qui, per circa 6 km, camminiamo in una “campagna vera”, non solo con campi coltivati ma anche piante e siepi che creano sensazioni, profumi e silenzi. Arriviamo a corte Galvagnina, un agritur didattico naturalistico (timbro Fiasp) e zona sosta. Proseguendo a dx dietro il pollaio, lungo un filare di piante troviamo un piccolo boschetto;(qui nidifica il Pendolino) più avanti alcuni gelsi maestosi ci introducono a corte Gambino.
  • Raggiungiamo l’argine del canale Senga fino alla confluenza con il fosso Corbolo, a sx dopo una piccola chiavica, c’è corte Canova. (attenzione: non entrare) Proseguendo per l’arginello giungiamo ad un cancello, passiamo per l’ultima volta la Provinciale ed entriamo nel fondo di corte Anselmo, si passa sotto pioppi altissimi, e tra querce aceri e siepi di biancospino, si arriva a corte Cavicchia dove sopravvive un vecchio vigneto. Il percorso erboso è finito e di fronte al palo Enel troviamo l’indicazione a dx per una strada bianca che termina  a lato del cimitero. A pochi centinaia di metri dopo la cabina Enel girando a sx si ritorna a Cesole per la strada principale da dove siamo partiti.

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Scritto da: MantovaNotizie.com
Data: 21 Giugno 2009
Categoria: Eventi
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