Mostra Giulia Nelli “Quando gli uomini avevano le radici” alla Casa di Rigoletto di Mantova 7 febbraio – 2 marzo 2025
Giulia Nelli
Quando gli uomini avevano le radici
Testi di Silvia Franceschi, Barbara Pavan e Massimo Seriacopi
Casa di Rigoletto – Mantova
dal 7 febbraio al 2 marzo 2025
Inaugurazione aperta al pubblico 7 febbraio 2025 ore 17
Ingresso gratuito
Dal 7 febbraio al 2 marzo 2025 la Casa di Rigoletto di Mantova ospita la mostra personale di Giulia Nelli Quando gli uomini avevano le radici, che raccoglie una trentina di opere facenti parte di un ampio progetto denominato Humus, nel quale l’artista rappresenta il sottosuolo come uno spazio tridimensionale dove comunità vegetali e animali sono integrate in una rete estremamente articolata di legami simbiotici: «un microcosmo affascinante che parla di cooperazione e offre un nuovo punto di vista su come affrontare la sfida per la sopravvivenza, prendendosi cura non solo gli uni degli altri, ma anche dell’habitat nella sua totalità, superando la visione obsoleta che aveva nell’uomo l’unico baricentro» (Barbara Pavan).
Quando gli uomini avevano le radici ricorda, con un velo di malinconia per una bellezza del paesaggio talvolta compromessa per sempre, l’importanza per l’uomo di avere salde radici che gli consentano di vivere con profondità e interiorità e di rimanere unito alla terra dalla quale deriva, mantenendo un atteggiamento umile, di rispetto e di ascolto delle necessità della natura e degli altri uomini.
L’artista utilizza la metafora del viaggio nel sottosuolo – già impiegata dal romanzo utopico ottocentesco per denunciare il degrado della civiltà al momento del compimento della prima rivoluzione industriale – sia per richiamare le problematiche della crisi ambientale e le gravi forme di inquinamento del suolo, sia per effettuare un percorso conoscitivo alla ricerca di possibili soluzioni.
Allo stesso tempo un viaggio sotterraneo è anche un itinerario personale compiuto per indagare la propria interiorità e ritrovare le proprie radici profonde, alla ricerca del senso dell’esistenza. Non a caso la mostra viene ospitata a Mantova, città natale del grande poeta Virgilio, che ha guidato nella voragine infernale, in un progressivo viaggio di conoscenza, il suo discepolo Dante, il pellegrino-poeta alla ricerca di se stesso e di una redenzione per l’umanità.
Il percorso espositivo si propone come un viaggio sapienziale che, scendendo verticalmente verso le radici, a fondo nell’humus, «diventa presa di coscienza, necessità di comprensione di quanto sia necessaria e anzi indispensabile l’armonizzazione con l’ambiente e nelle relazioni interpersonali, per sfuggire la disumanizzazione e la perversione di una natura da rispettare, così come da rispettare è la solidarietà che ci rende compartecipi dell’umano consorzio civile» (Massimo Seriacopi).
Oltre che per l’attualità e allo stesso tempo universalità dei temi trattati, il lavoro dell’artista è reso riconoscibile dall’uso della materia: «la scelta dei materiali, le lacerazioni del tessuto, l’alternarsi di vuoti e pieni, di luci e ombre, l’uso del filo. Il materiale di predilezione, il tessuto dei collant viene smembrato, secondo una tecnica di rottura e di scomposizione cara all’arte contemporanea, e ricondotto all’elemento basilare, il filo, che viene lavorato per costruire nuovi equilibri e armonie» (Silvia Franceschi).
Il filo rappresenta la tradizione e la storia e diventa simbolo di unione e di appartenenza; allo stesso tempo è anche un mezzo attraverso il quale parlare metaforicamente delle connessioni che legano tutti gli uomini come ponti invisibili, nonostante l’apparente indifferenza e la difficoltà di instaurare relazioni sincere e profonde.
Biografia Giulia Nelli
Giulia Nelli (Legnano, 1992) si è laureata all’Accademia di Belle Arti di Brera e ha conseguito il Master IDEA in Exhibition Design del Politecnico di Milano. Ha vinto la 9° edizione del Premio Cramum (2022) e ha esposto in istituzioni nazionali e internazionali: Museo Costume Moda Immagine di Milano (2023), Fondazione Dino Zoli di Forlì (2023), Museo Diocesano di Brescia (2023), GASC-Galleria d’Arte Sacra dei Contemporanei di Villa Clerici di Milano (2023), Castel Belasi di Campodenno (2023), Chiesa dello Spirito Santo di Govone (2023), Spazio Archeologico Sotterraneo di Trento (2022), Fondazione Vittorio Leonesio (2022), Museo del Tessile di Busto Arsizio (2022), Museo della Permanente di Milano (2021 e 2024), Museo MISP-Museo dell’Arte del XX e XXI secolo di San Pietroburgo (2020) e Musée de la Dentelle a Caudry (2019). Nel 2024 l’installazione Tra radici sopite e arida pietra è entrata a far parte della Collezione Antropocene del MUSE – Museo delle Scienze di Trento.
nelligiulia.com
@nelli.giulia
Dove
Casa di Rigoletto
Piazza Sordello 23 – 46100 Mantova
Giorni e orari di apertura
Dal 7 febbraio al 2 marzo 2025
Aperta tutti i giorni dalle ore 9:00 alle 18:00
Info
Per informazioni:
telefono 0376 288208
Scritto da: Giulia Nelli
Data: 3 Febbraio 2025
Categoria: Fotografia, Mostre
Tag: Mantova città