Perché la Marcia di Radetzky non va suonata a Mantova
In origine fu Rodolfo Signorini. Ieri è toccato a Maurizio Bertolotti, presidente dell’Istituto di storia contemporanea. Anche lui dice no all’esecuzione della Marcia di Radetzky di Johann Strauss padre, a Mantova e in provincia. Nel 1848 l’inno militare salutò l’ingresso a Vienna del feldmaresciallo vittorioso sui piemontesi, dunque dopo le battaglie di Montanara, Curtatone e Custoza. Feldmaresciallo che, passato qualche giorno, ordinò l’incendio di Sermide e tre anni più tardi promosse il processo contro i congiurati di Belfiore.
Ma un foltissimo pubblico ieri ha seguito il Concerto di Capodanno al Teatro Sociale, ha applaudito, dato il ritmo e ottenuto il bis del pezzo finale, la Radetzky March, alla maniera del Capodanno tv della Musikverein viennese (prima dell’italianizzazione degli auguri dalla Fenice di Venezia). Autolesionismo? Smemoratezza del Risorgimento? Oppure solo musica?
Fonte: http://gazzettadimantova.repubblica.it/dettaglio/articolo/1569408
Scritto da: la Gazzetta di Mantova | Attualita'
Data: 2 Gennaio 2009
Categoria: Cronaca