A Mantova si sta meglio. Ma soltanto un po’. E’ la fotografia della città scattata dal Sole 24 Ore nell’annuale dossier sulla qualità della vita nei 103 capoluoghi del Belpaese. Mantova risale dalla 36esima alla 32esima posizione, grazie soprattutto al miglioramento dell’ordine pubblico e alla tenuta dell’indice su affari e lavoro. La classifica del 2008 sorride se paragonata a quella del 2007, ma è ben diversa da quelle che Mantova otteneva sino a qualche anno fa: piazzamenti come il quinto del 1999 e il settimo del 2002 rimangono molto distanti dagli standard attuali.  La palma di città con la migliore qualità della vita va ad Aosta, che ha tolto lo scettro a Trento, scivolata al quarto posto. Sul podio anche Belluno e Bolzano. In Lombardia la città dove si vive meglio è Sondrio, stabile al quinto posto. Sul fondo solo capoluoghi del Mezzogiorno: maglia nera a Caltanissetta, preceduta di poco da Agrigento e Palermo. Negativo il trend di tutte le grandi città: Firenze scende al dodicesimo posto, Milano al ventesimo, Roma al 28esimo, Torino al 66esimo.  Il dossier viene redatto sulla base di trentasei parametri, raggrupati in sei indicatori: tenore di vita, affari e lavoro, servizi, ambiente e salute, ordine pubblico, popolazione e tempo libero.  Benché il trend sia in leggero calo, Mantova continua ad avere nella categoria affari e lavoro il rendimento più alto, con il ventesimo posto. Anche se il 69esimo posto nel rapporto tra imprese iscritte e cancellate alla Camera di commercio e il 76esimo per protesti invitano alla riflessione. A tenere alta la permormance dell’indicatore c’è la scarsa quota di aziende che falliscono: probabilmente casi come quello della Sogefi, che non rientrano nella voce fallimenti, riporterebbero i parametri su altri livelli. Tant’è vero che – nel paragone con il 2007 – balza all’occhio il crollo del tenore di vita, nel quale Mantova scende dal 35esimo al 47esimo posto. Se è vero che rimaniamo al nono posto per Pil pro capite, siamo su livelli poco incoraggianti in tutte le altre voci che compongono l’indice.  Sensibile miglioramento dell’ordine pubblico, nel quale Mantova risale dal 64esimo posto. Ma fino ad un 51esimo che non può essere un traguardo soddisfacente.  I punti di vera eccellenza sono tre. Il primo riguarda il tasso di natalità. Con 1.194 nati ogni mille abitanti, in rapporto al 2003, Mantova è al primo posto. Un dato positivo ma nel quale incide molto l’elevato contributo che arriva dagli immigrati, che nella nostra città rappresentano oltre l’11% della popolazione totale. Un livello che ci colloca al settimo posto, confermando l’attrattività della città dei Gonzaga. Il terzo punto d’eccellenza è l’associazionismo a fini di volontariato: con 1,2 organizzazioni ogni mille abitanti, Mantova si piazza in settima posizione. A conferma della forte dotazione di capitale sociale.




Scritto da: Gazzetta di Mantova
Data: 6 Gennaio 2009
Categoria: Cronaca


Inserisci un commento