Mantova si muove verso Assisi per alzare la voce della pace. L’obiettivo: confluire nella città umbra per contribuire alla pace in Medio Oriente. Ieri più di venti fra associazioni, circoli, istituzioni e cooperative si sono riunite a Palazzo di Bagno per confermare la propria presenza sabato ad Assisi. A diciotto giorni dalla ripresa del conflitto in Israele, che conta già 928 morti e 4.200 feriti, la preoccupazione sale insieme alla voglia di intervenire anche solo con una marcia simbolica in nome della pace e della tolleranza, organizzata dal Coordinamento enti locali per la pace e i diritti umani. «Sta aumentando la partecipazione mantovana alle iniziative e le nuove realtà nate sul territorio sono sempre più votate a questo tipo di missioni a favore di chi ha bisogno. Ci muoviamo ad Assisi perché crediamo sia ora di lasciar agire la politica e di far tacere le bombe» ha aggiunto l’assessore provinciale Fausto Banzi. Tra gli altri hanno aderito, oltre a Palazzo di Bagno e ai Comuni di Mantova, San Giorgio, Castel D’Ario e Quingentole, anche Acli, Arci, Banca Etica, Emergency, Amnesty International, Agesci, coop Mappamondo. Un pullman partirà sabato mattina alle 5.30 dalla sede della Cgil, che sosterrà il costo del viaggio. Per aderire rivolgersi alla Cgil o al Centro di educazione interculturale della Provincia (0376/204569). Valeria Dalcore




Scritto da: Gazzetta di Mantova
Data: 16 Gennaio 2009
Categoria: Cronaca


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