Comunità Sikh in festa ieri a Mantova
Festa religiosa ieri, domenica 3 maggio, in città per la comunità Sikh con un corteo nelle vie del centro e una cerimonia al Parco del Te. La commemorazione indiana si è svolta per la prima volta a Mantova, in occasione dei 309 anni della fondazione del Tempio Nord dell’India. Sono affluiti circa 4mila fedeli, provenienti dall’Italia e dall’estero, come previsto e spiegato alcuni giorni fa in occasione della presentazione da Singh Balraj, portavoce della comunità di Rodigo.
Ma qual è la molla che ha spinto migliaia di sikh a venire a mantova domenica?
Il portavoce della comunità ha spiegato che la festa ricorda la rifondazione del movimento religioso da parte del decimo guru Gobind Singh, un momento di pace e uguaglianza. L’iniziativa è stata presentata nei giorni scorsi al centro interculturale dall’assessore provinciale alle politiche sociali Fausto Banzi, dal responsabile del centro Gabriele Gabrielli e da Singh Pashora, presidente della cooperativa Guruduwara Singh Sabha, che ha coordinato il corteo partito alle undici del mattino da piazza Virgiliana. «La comunità indiana, seconda per incidenza anagrafica nel nostro territorio, è impegnata con dedizione nei settori dell’agricoltura e dell’allevamento, rendendoli sempre più competitivi – ha spiegato Banzi – è importante che i mantovani conoscano chi vive nel territorio».
Ad aprire la processione sono stati i Panj Piare, cinque religiosi che esporranno le sacre spade, armi sceniche con punte arrotondate, seguiti dai lettori del Sacro Libro e dai tradizionali scontri con i bastoni gatka, simbolo della lotta tra il bene e il male. Al Palazzo del Plenipotenziario, in piazza Sordello, è stata inaugurata la mostra ‘Vaisakhi. Sikh in festa’, altra vetrina di questa cultura lontana. Scopo della rassegna è illustrare i simboli e i principali riti del sikhismo.
è stata una grande festa.