Anche il guardaroba si condivide.vestiti-ego
C’è anche questa formula, per chi non vuole rinunciare a un guardaroba aggiornato e a un’ampia scelta di vestiti: la condivisione di abiti. In inglese, dress sharing.
Più semplicemente, si tratta di una formula che consente, pagando un abbonamento mensile di 96 euro e una quota annule di 99 euro, di poter scegliere ogni giorno un abito da indossare fra un ampio guardaroba che comprende abbigliamento casual e sportivo, elegante ed etnico.
Le taglie sono varie. Ogni vestito, una volta indossato e restituito, viene lavato e stirato e torna a disposizione di altri abbonati.

La formula sta per arrivare anche nel Mantovano. Il negozio che l’ha introdotta in Lombardia, l’atelier Ego di Brescia (il nome è acronimo di «Guardaroba ecologico organizzato»), si sta per trasformare in una catena di punto vendita in franchising. E uno dei nuovi negozi – dicono dal punto vendita bresciano – nascerà anche nella nostra provincia.

L’idea di introdurre questa novità in Italia è della modellista Vittoria Bono. I capi della collezione da condividere vengono realizzati a ogni inizio di stagione, e vengono selezionati dagli stessi soci a partire da un campionario di abiti loro sottoposto. Gli stessi abbonati possono proporre anche delle modifiche.

Arrivata a Brescia la scorsa estate, la formula sembra avere avuto un rapido successo. Oltre che per il possibile risparmio, anche per la possibilità di variare la propria mise concedendosi il lusso, ogni settimana, di un abito nuovo senza il rischio di stancarsene dopo pochi mesi. Per informazioni si può consultare il sito www.suiteatwork.it.




Scritto da: MantovaNotizie.com
Data: 14 Maggio 2009
Categoria: Cronaca


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