Il Duello Brioni-Ruggeri
Assisto in modo neutrale al duello che intercorre in questo ultimo periodo nella nostra città tra il sindaco uscente Fiorenza Brioni e il futuro candidato sindaco Ruggero Ruggeri, entrambi appartenenti al medesimo schieramento, il Partito Democratico (che io stimo e ammiro da sempre).
Credo che sia positivo anche l’acceso confronto nel partito tra due candidati importanti e condivido la soluzione finale che è scaturita dall’ultima riunione e cioè quella di indire a Mantova le primarie fra i due candidati di centro sinistra.
Quello che è intollerante e soprattutto indecoroso per la città di Mantova è che la questione delle candidature all’interno del PD si ripercuota all’interno del Consiglio Comunale con il boicottaggio di dodici consiglieri del PD (definiti ribelli…) che si rendono irreperibili nelle approvazioni di bilancio, facendo così mancare il numero legale e vanificando il lavoro del Comune.
Questo è un modo scorretto di far politica, soprattutto quando l’azione di ostruzionismo proviene dal proprio partito e non dall’opposizione (io lo definirei autolesionismo, un modo cinico di farsi male da soli e così caro soprattutto al Partito Democratico; vedi primarie fra Vendola e Boccia in Puglia o le passate primarie per scegliere il segretario nazionale con tutti contro tutti senza esclusioni di colpi; e dove è finita l’etica??).
Non è ammissibile che le divergenze politiche sui futuri candidati a Sindaco di Mantova interferiscano con la vita dell’amministrazione comunale.
Esprimo la mia personale e totale solidarietà al sindaco attuale di Mantova, Fiorenza Brioni, che ha dimostrato una notevole serietà e professionalità politica. Avrebbe potuto richiamare l’attenzione su di sé dimettendosi in modo provocatorio e legittimo, avendo avvertito su di sé una spiccata delegittimazione da una componente importante del suo partito. Invece non ha chinato la testa, si è rimboccata le maniche, ha cercato il dialogo, il confronto e non la polemica e ha aperto la strada alle democratiche primarie nel PD.
Se non cambiamo il modo di fare politica partendo dal nostro Comune come possiamo auspicarci questo cambiamento a livello nazionale?
La Politica necessita di serietà, devozione, intelligenza, sintesi, confronto e sopratutto onestà. Si vince o si perde sempre insieme e uniti, si cambia timoniere alla fine del viaggio senza ammutinare il comandante a poche settimane dell’approdo. Chi la pensa diversamente non merita nemmeno di appartenere alla categoria dei Politici.
Inoltre fare il politico a Mantova, oltre che ad essere un bellissimo privilegio, deve essere un onore coadiuvato dalla piena responsabilità di rappresentare una collettività.
C’è sempre un modo pulito ed onesto e un altro sporco e infame nell’affrontare la vita. Io scelgo sempre il primo, e voi?
Distinti Saluti
Campagna Arcangelo (I.D.V. – Curtatone)
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L’aggettivo che cercavi non è “intollerante”, bensì “intollerabile”.
Ma, soprattutto, ciò che è DAVVERO intollerabile non è che la contesa nel PD possa avere effetto al di fuori del PD, ma che uno che scrive “riperQuota” possa scrivere su un giornale online.
Complimenti anche alla redazione!
@arialdo: l’articolo è stato inviato nella sezione “Segnala una Notizia” ed era stato pubblicato così come ricevuto. Ora l’errore è stato corretto. Grazie per la segnalazione.
Ringrazio della segnalazione e faccio ammenda per i due errori grammaticali in cui sono inciampato.