Il Disegno di Legge sul “Legittimo Impedimento”
Il disegno di legge sul “legittimo impedimento” di fatto cancella un importante articolo della costituzione che sancisce che la legge è uguale per tutti i cittadini italiani.
Con un illegittimo colpo di spugna si è cancellato mezzo secolo di storia democratica italiana.
Un cittadino italiano, coinvolto in un processo civile o penale deve presenziare in tribunale quando il giudice lo convoca. Sempre un cittadino italiano, che però assume un incarico istituzionale, se convocato da un tribunale sarà giustificato ad assentarsi per i prossimi diciotto mesi.
Di fatto si è ripristinata l’immunità parlamentare, limitandola però al presidente del consiglio e ai suoi ministri. Se da un lato il fine è nobile in quanto un incarico istituzionale determina impegni spesso improrogabili, dall’altra parte però il mezzo è deprecabile in quanto crea di fatto una scorciatoia per evitare la giustizia in un modo poco trasparente se non torbido.
La casta dei politici senza infamia e senza lode è riuscita nuovamente a crearsi un limbo, dove poter
esercitare in maniera a dir poco nauseante il diritto ad esimersi da ogni giudizio anche quando le regole vengono da essi violate.
Oggi è un giorno triste per tutti gli italiani onesti e rispettosi della legge mentre è un giorno felice per tutti i furbetti del quartiere. Addio nobile giustizia, almeno in Italia.
In Fede
Campagna Arcangelo (I.D.V. Curtatone)