Aumento IVA, i negozianti di calzature chiedono lo sconto ai fornitori
Con l’approvazione della manovra economica, è stato stabilito un aumento dell’aliquota Iva dal 20 al 21% e le calzature rientrano tra i prodotti interessati da tale rincaro.
I commercianti di calzature aderenti a Confcommercio però non ci stanno. Gli esercenti del settore stanno infatti chiedendo ai loro fornitori (fabbricanti e importatori) di applicare uno sconto compensativo del 2%.
“Non abbiamo altra scelta – commenta Annick Mollard, presidente di Federcalzature Mantova – attualmente la distribuzione calzaturiera non è nelle condizioni di assorbire tale aumento. Pertanto le vie sono due: o un aumento dei listini di vendita al pubblico – scelta che sconsigliamo vivamente data la situazione di forte crisi dei consumi – oppure – continua Mollard – i fornitori dovrebbero applicarci uno sconto del 2% in fattura sulle merci in consegna per la stagione autunno-inverno. L’aumento dell’1% sull’Iva, infatti – spiega l’imprenditrice – è sia sul prezzo di vendita al pubblico sia su quello di acquisto dal fornitore e tutte le rimanenze presenti in magazzino oggi, che abbiamo pagato al 20% sul prezzo d’acquisto, ora dovremo venderle con il 21% di Iva sul prezzo di vendita!”.
Federcalzature è fortemente contraria all’ipotesi di far ricadere tale rincaro sul consumatore:
“In questo momento – sottolinea Mollard – il cliente-consumatore è l’anello più debole della filiera, e per questo va, come dire, ‘protetto’ da ulteriori disagi. Anche noi imprenditori siamo a nostra volta consumatori e sappiamo bene quale perdita di potere di acquisto abbiano subito gli stipendi e i redditi in questi ultimi tre anni.”
Per info 0376 231235
Scritto da: Ufficio Stampa - Confcommercio Mantova
Data: 12 Settembre 2011
Categoria: Cronaca