Luigi Prestinenza Puglisi a Mantova
Si è svolta domenica presso la Sala Convegni della Banca Popolare di Mantova la conferenza di Luigi Prestinenza Puglisi “L’Architettura è Rivoluzione?”.
Il critico,dopo l’introduzione del Presidente della Commissione Giovani dell’Ordine APPC di Mantova, Arch. Andrea Cattalani , ha ripercorso vari Esempi di Rivoluzione in Architettura. Citando le parole di Edoardo Persico, uno dei massimi teorici dell’architettura moderna, nel Profezia dell’Architettura 1935: “ L’architettura è sostanza di cose sperate”, introduce il concetto di Speranza come creazione di spazio proprio unico e irripetibile che riflette noi stessi e quindi sicuramente rivoluzionario. Portando un esempio tangibile in sala, LPP si sofferma sul concetto del punto di vista delle cose, ovvero il cambiare la relazione fra chi espone e chi ascolta; per farlo richiede al pubblico di continuare ad ascoltare mentre si accinge ad esporre alle sue spalle, dimostrando che anche questo è rivoluzione ed arriva ad introdurre il progetto di casa sulla cascata di F. L. Wright.
L’ architetto, per organizzare il percorso verso l’ accesso all’abitazione, cambia il punto di vista più volte e lo fa sfociare nella parte vetrata dell’abitazione permettendo inoltre di visionare e predominare la natura.
Prestinenza si sofferma anche su alcune opere che non sono state apprezzate come rivoluzionarie: il Palazzo di Giustizia a Savona di Leonardo Ricci e la recente ristrutturazione di Renzo Piano del Centro nazionale d’arte e di cultura Georges Pompidou a Parigi; opere che nella loro rivoluzione si sono entrambe dovute scontrare con una diversa realtà comprensiva ed in cui sono stati cambiati gli accessi modificando l’originario concetto di permeabilità e di rapporto con gli spazi esterni.
Ultimo esempio di architettura rivoluzionaria, il museo Guggenheim di Bilbao di Frank Gehry in cui l’architettura travolge il contesto della città facendolo diventare parte integrante ed attiva del corpo edilizio.
La torre, che ingloba il Ponte de La Salve, assume le sembianze degli obelischi di Papa Sisto V diventando il punto a cui orientarsi, il forte richiamo a questo luogo che ricoperto da piastre di titanio e quindi rilucente nel cielo e nel fiume cittadini, sembra protendersi alla città stessa come in un abbraccio rimandando al colonnato del Bernini a San Pietro.
Rivoluzionaria anche l’idea dell’edificio che dall’alto mostra senza ombra di dubbio la forma di un fiore, con i petali occupati dalle sale e che è caratterizzato da un pavimento che si abbassa proseguendo il cammino, aumentando l’effetto dell’altezza dei vani percorsi.
In ultimo si perviene ad una disquisizione sull’eventualità di ricostruzione dopo i terremoti recenti. Il Professore non rifiuta l’idea di una ricostruzione ma solo se affidata ad architetti professionisti in grado di non rifare “verosimilmente” gli edifici ma in grado di costruire il quid di pari valore di ciò che si è drammaticamente perso.
E sul concetto del dramma creato dagli eventi del 20 Maggio, del 29 Maggio 2012 e seguenti, la Commissione Giovani dell’Ordine APPC di Mantova da’ appuntamento al pubblico presente, alla Loggia del Grano di Via Calvi, dove da Martedì 26 Giugno al 01 Luglio 2012 troverà spazio l’installazione “NOTTE DI MAGGIO” realizzata con il prezioso contributo di INGV, Gazzetta di Mantova e Mantova TV aperta al pubblico gratuitamente dalle 09,00 alle 20,00.
Scritto da: Commissione Giovani Ordine Architetti PPC di Mantova
Data: 26 Giugno 2012
Categoria: Cronaca