Mantova protagonista della puntata di Sereno Variabile su Rai Due il 5/12/2015
La città di Mantova sarà protagonista della puntata di Sereno Variabile che andrà in onda su Rai Due sabato 5 dicembre 2015 alle ore 17.10.
Il programma condotto da Osvaldo Bevilacqua andrà alla scoperta dei monumenti di Mantova, dei prodotti tipici e di aspetti curiosi della città dei Gonzaga.
Durante la puntata Bevilacqua assaggerà due prodotti tipici mantovani: la torta sbrisolona e la mostarda, e farà poi visita alla bottega di un eclettico calzolaio di origine albanese.
Il conduttore intervisterà poi un gruppo di cicloturisti e si imbarcherà a bordo di uno dei battelli che consentono di navigare lungo il fiume Mincio e sui laghi di Mantova.
Bevilacqua salirà poi sul campanile della basilica di Santa Barbara, recentemente restaurato dopo il terremoto del 2012.
Dopo aver incontrato un fioraio che organizza corsi di composizione floreale, salirà a bordo di una vecchia auto dei pompieri e visiterà il Museo storico del Corpo dei Vigili del Fuoco.
Infine farà visita a una signora appassionata di bambole e a un collezionista di Babbi Natale provenienti da tutti i paesi del mondo.
Video della puntata
Per chi si fosse perso la puntata di Sereno Variabile trasmessa in TV sabato 5/12/2015, ecco il video:
Scritto da: MantovaNotizie.com
Data: 3 Dicembre 2015
Categoria: Cronaca
buongiorno, ho visto con molto interesse la puntata di SERENO VARIABILE del 05.12.2105 . per favore, vorrei sapere il nome del ristorante presentato durante la puntata. grazie
Buongiorno, si tratta del Ristorante Aquila Nigra di Mantova
Complimenti per la bella puntata di Sereno Variabile su Rai Due il 5/12/2015 sulla città di Mantova. Peccato che non sia stata menzionata la presenza e l’importante contributo della comunità ebraica alla città di Mantova. La presenza di ebrei a Mantova è testimoniata dai primi documenti che risalgono all’anno 1145. I Gonzaga incoraggiarono l’immigrazione ebraica: tre erano i principali flussi d’immigrazione, da Roma, dalla Germania e dalla Provenza. Alla fine del Cinquecento si era venuta a creare a Mantova una delle maggiori comunità ebraiche italiane del tempo: oltre 3.000 persone, ovvero il 7% della popolazione della città. Il colpo finale a tale comunità fu inferto dalle leggi razziali fasciste del 1938 e successivamente dalle persecuzioni dei nazisti. A testimonianza della presenza ebraica in città rimangono tracce negli edifici dell’antico ghetto, il Palazzo del rabbino in via Bertani, la sinagoga Norsa Torrazzo (l’unica ancora esistente delle sei che una volta operavano nel ghetto) e il grande cimitero. L’antico archivio della comunità, ubicato attualmente in locali contigui alla sinagoga, conserva libri e documenti dal 1522 al 1810, registri di stato civile dal 1750 ad oggi. Da ricordare Ebrei mantovani illustri che hanno contribuito alla collettività: Vittore Colorni, storico, Leone de’ Sommi, noto anche come Yehuda Sommi di Portaleone, drammaturgo,Gino Fano, matematico, Giuseppe Franchetti, imprenditore e filantropo, Claudio Gallico, musicologo e direttore d’orchestra, Lodovico Mortara, avvocato, politico e docente universitario di diritto costituzionale, Azaria de’ Rossi, storico e medico, Salamone Rossi, detto l’Ebreo, compositore e musicista.