Mantova tra i tribunali più performanti d’Italia nei tempi di vendita giudiziale
Secondo la settima edizione dello “Studio dei Tempi delle Esecuzioni Italiane” a cura dell’Associazione T6, guadagna il quarto posto con una durata media di 3,6 anni.
Il Tribunale di Mantova è il quarto tribunale più performante in Italia in termini di durata complessiva delle procedure ma soprattutto con riferimento ai tempi di vendita giudiziale durante l’anno, con una media di 3,6 anni nel 2022, contro una media nazionale di 6,31 anni. All’interno della classifica, Mantova è preceduto dal Tribunale di Gorizia, al primo posto con una media di 2,6 anni, Trieste e Ferrara, rispettivamente al secondo posto con 2,8 anni, e Savona, terzo tribunale più virtuoso con una media di 3,3 anni.
È quanto emerge dalla settima edizione dello “Studio dei Tempi delle Esecuzioni Italiane” a cura dell’Associazione T6”, il report annuale presentato dall’Associazione T6 – Tavolo di Studio sulle Esecuzioni Italiane – che vuole fornire un’analisi dettagliata e specifica della durata delle procedure esecutive a livello nazionale.
A livello nazionale, i risultati del 2022 registrano un ulteriore incremento rispetto all’anno precedente, segno di una ripresa in seguito all’inevitabile rallentamento nella fase più acuta della crisi sanitaria determinata dal Covid-19: si passa infatti da 66.111 procedure del 2021 alle 67.970 del 2022. Se si considera il campione esaminato delle procedure effettivamente definite, la percentuale di incremento è ancora maggiore: nel 2022 risultano infatti chiusi 49.615 fascicoli, con un aumento di circa il 10% rispetto ai 44.652 conclusi nel 2021.
Analizzando invece le modalità di definizione, emerge che il 51% delle procedure si è chiuso con un’aggiudicazione, mentre più del 35% si definisce prima della fase di vendita per una definizione stragiudiziale ed il restante 14% si risolve comunque senza aggiudicazione per altre cause di estinzione.
Federico Cecconi, Professore Cnr e Coordinatore Comitato Scientifico dell’Associazione T6, ha commentato: “Rispetto ai precedenti studi, quest’anno abbiamo preso in esame solo i procedimenti che risultano effettivamente conclusi nell’anno 2022 e in linea generale possiamo confermare che i miglioramenti in termini di tempistiche per la definizione delle procedure esecutive, rispetto al periodo pandemico, mostrano un carattere permanente. Abbiamo anche evidenziato come la durata media delle procedure sia a livello nazionale che per area geografica sia molto vicina ai livelli registrati lo scorso anno. La nuova sfida da cogliere, adesso, potrebbe essere avvicinare le performance del Sud a quelle dei tribunali delle aree settentrionali del Paese”.
Laura Pelucchi, partner La Scala Società tra Avvocati e referente commissione esecuzioni immobiliari dell’associazione T6, ha aggiunto: “I risultati di questa nuova edizione dello Studio dei Tempi ci confermano che il trend dei tribunali italiani, almeno in termini di capacità di definizione delle procedure, è sicuramente in miglioramento e che siamo pertanto ormai prossimi al tanto atteso ritorno alla normalità. Nei prossimi anni bisognerà quindi capire se, anche grazie alle modifiche introdotte con la recente riforma della giustizia civile, potrà essere riavviato quel processo di efficientamento delle esecuzioni che aveva portato negli anni antecedenti alla pandemia ad una significativa riduzione dei tempi medi di durata delle procedure”.
Scritto da: Francesca Aucello
Data: 15 Giugno 2023
Categoria: Cronaca