Il bugiardo, ovvero l’arte dell’invenzione al Teatro Comunale di Marmirolo 02/03/2013
Al Teatro Comunale di Marmirolo (MN) sabato 2 marzo 2013 è di scena “Il bugiardo, ovvero l’arte dell’invenzione” una delle più famose commedie di Carlo Goldoni, portata in scena da Kalambur teatro.
Cambio di programma nel cartellone della stagione teatrale promossa dal Comune di Marmirolo in collaborazione con Fondazione Aida. Sabato 2 marzo 2013 alle ore 20.45 presso il Teatro Comunale di Marmirolo, per gravi motivi di salute di un membro della compagnia, non sarà di scena lo spettacolo “Macbeth” di Fondazione Atlantide, ma la compagnia Kalambur Teatro di Venezia con un’interessante riscrittura de Il Bugiardo di Carlo Goldoni.
Leggerezza, ironia e momenti d’intensa umanità, attraverso scene ispirate a canovacci di origine spagnola, a Pietro Cornelio, ed infine all’opera di Goldoni.
Incentrato sul tema della bugia nell’ironia della Commedia dell’Arte, lo spettacolo ripropone la storia di Lelio, figlio di Pantalone, che dopo essere vissuto in modo avventuroso e dissoluto a Napoli, torna a Venezia, dove appena arrivato continua a cercare avventure, affidandosi al suo estro di bugiardo impenitente.
Appena giunto incappa nel pieno di una serenata che Florindo, amante timido, rivolge segretamente a Rosaura. Quest’ultima si ritrova sul terrazzo di casa con la sorella Beatrice, con la quale rivaleggia continuamente. Senza indugio Lelio, assistito dal fido servo Arlecchino, si fa avanti, attirando l’attenzione delle due fanciulle (figlie di Scolastica, vedova di un famoso dottore di Bologna caduto in rovina) e attribuendosi il merito dell’omaggio canoro.
Da qui inizia un rutilante gioco di «spiritose invenzioni», come il fantasioso protagonista definisce le sue menzogne. Lelio s’inventa, infatti, diverse false identità: si dichiara un ricco cavaliere napoletano invaghito di Rosaura; si finge un amico di se stesso con il padre; si vanta di aver goduto i favori delle sorelle con il severo Ottavio, amante di Beatrice. Anche quando è colto in flagrante o è smentito dai fatti, non si perde d’animo e cambia con scaltrezza identità e storia, riuscendo comunque convincente. Tutto questo sino a quando le sue bugie raggiungono dimensioni che nemmeno lui riuscirà a controllare. Lo sviluppo della trama è impreziosito da musiche dal vivo, danze, combattimenti, pantomime, momenti di poesia e satira sociale, personaggi inattesi…
Scrive, nelle note di regia, Alessio Nardin: «La bugia è un artificio della mente che ha affascinato pensatori e letterati sin dai tempi di Sant’Agostino. Infatti se da una parte la bugia può essere negativa, liberata però da un valore morale la bugia apre al sogno di quello che non esiste ma che si desidererebbe e per questo è creatrice, è fonte di ispirazione. La bugia è una poderosa tecnica di immedesimazione. Il bugiardo mentendo si immedesima nell’altro a cui mente, quindi ne condivide una realtà particolare che li accomuna. Da questo embrione di tecnica d’immedesimazione possono nascere il teatro e il «teatro nel teatro» come quei campi dell’esperienza umana in cui ad ogni se stesso è consentito esser altro».
Produzione: Kalambur teatro
Interpreti: Silvia Benedini, Emanuele Cerra, Gabriella Italiano, Annagaia Marchioro, Alessio Nardin, Matteo Spiazzi Maschere Gianfranco Gallo, Alberto Dall’Abaco
Costumi Kalambur teatro
Drammaturgia Alessio Nardin (con il contributo degli attori)
Regia Alessio Nardin
Biglietto: dagli 8 ai 16 euro. Acquisto on-line sul sito www.teatromarmirolo.it
Per Info:
Teatro Comunale di Marmirolo
Tel 0376/466476 – info@teatromarmirolo.it.
Piazza Roma, 16 – Marmirolo (MN).
Fondazione Aida:
Viale Stazione Porta Vescovo, 4 37133 – Verona
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