Revere: succeso di SerataDucale
Il gioco del tennis? Roba da Gonzaga! Eh sì, sullo sfondo della meravigliosa location di Palazzo Ducale, residenza gonzaghesca edificata nel 1444 a Revere (MN), il prof. Ugo Bazzotti, accademico virgiliano già conservatore di Palazzo Te e docente alla Scuola di Specializzazione in Beni Storici Artistici dell’Università Cattolica di Milano, martedì 22 settembre 2015 ha incantato la platea con una lectio magistralis sul gioco del tennis alla corte dei Gonzaga, nell’ambito della rassegna “Serataducale”.
Correva l’anno 1530 e il 2 aprile Carlo V, l’imperatore più potente dell’epoca, è ospite del marchese Federico II Gonzaga a Mantova. Nella hall coperta di Palazzo Te dopo 4 ore di gioco, il sovrano dell’impero per antonomasia, ovvero quello dove non tramonta mai il sole, riesce a perdere tutte e tre le partite oltre a 60 zecchini d’oro.
Come recuperarli? Basta nominare duca il marchese Federico Gonzaga. Ma che gioco è? Quello delle ballette, elitario e antesignano dell’attualissimo tennis. Così raccontano le 3 palline rinvenute nella basilica di Santa Barbara e a Palazzo Te a Mantova.
Dai romani al medioevo, passando per il Rinascimento, Bazzotti ha commentato con slide la storia di questo strano gioco di palla, mutuato dai francesi e con una forma di cortesia del battitore, che gridava all’avversario “tenez”, da cui appunto il nome tennis. Serataducale è stata anche cultura espressa nel segno della reveresità, dove i due coordinatori dell’evento il prof. Luciano Morselli, ordinario di Chimica all’università di Bologna nonché artista ideatore della kermesse, e il giornalista Davis Raddi, nelle vesti di critico d’arte, hanno esplicato la loro ricerca sulla Chiesa Parrocchiale di Revere, tratta dalla tesi del critico d’arte Giampietro Savini.
Mentre il prof. Morselli ha analizzato in modo mirabile i tre step della storia della Parrocchiale di Revere, dalla prima chiesa voluta dalla Congregazione Carmelitana nel 1472, allo smantellamento del complesso monastico del 1780 fino al rifacimento attuale, decantando i moduli del rococò,il giornalista Raddi ha illustrato la struttura interna dell’edificio con un excursus appassionante e forbito sugli affreschi a firma di Giuseppe Milani e le tele di Giuseppe Bazzani.
Gli allievi del Conservatorio di Musica Campiani di Mantova Martino De Franceschi e Lorenzo Tomilleri, coordinati dalla prof. Chiara de Vivo, hanno animato la serata con intermezzi musicali, mentre il sindaco Sergio Faioni assieme al prof. Morselli hanno tracciato un bilancio degli interventi realizzati con le 4 edizioni di Serataducale: la riapertura del loggiato di Palazzo Ducale, il sito del Museo del Po, l’acquisto di audioguide e la formazione di giovani guide sempre per lo stesso sistema museale.
Mentre a latere nella tensostruttura di Piazza Castello è andata in scena una mostra di artisti reveresi a sostegno del progetto di salvaguardia dei beni culturali e artistici in loco. Serataducale infatti ha già contribuito, a distanza di soli due anni dal sisma del 2012, alla riapertura di Palazzo Ducale e continua con il suo progetto di azione sociale estesa: coniugando il principio di sussidiarieta’ con le istituzioni, Serataducale finanzia infatti microprogetti di recupero patrimoniale sotto l’egida della cultura tramite la vendita di formelle in terracotta che riproducono la Parrocchiale o Palazzo Ducale, tramite la cessione di quadri donati appunto da artisti locali e donazioni.