Sabato 19 novembre 2022, nell’ambito della prestigiosa manifestazione MANTOVA SCIENZA 2022 si terrà un evento speciale dedicato alla natura e alla letteratura, l’anteprima nazionale del libro di Marco Mastrorilli dedicato al particolare rapporto con la natura di uno dei più celebrati scrittori di ogni tempo: Ernest Hemingway.

Mantova Scienza 2022 Ernest Hemingway e la natura Marco Mastrorilli

Il libro si intitola IL SENSO PER LA NATURA DI HEMINGWAY e viene presentato in anteprima nazionale proprio a Mantova presso la Sala delle Capriate alle ore 15.30.

L’autore mostrerà immagini particolari della vita di Hemingway e del suo legame con gli animali, da amante gattofilo con oltre 80 gatti a pescatore e cacciatore. Il contrasto, il suo animo… le sue opere rivoluzionarie, un incontro davvero particolare che vi mostrerà un Ernest Hemingway diverso rispetto all’immagine pubblica da spaccone, irriverente che si era creato e al quale, chi non lo conosce a fondo, lo associa.

IL SENSO PER LA NATURA DI HEMINGWAY
Il nuovo libro di MARCO MASTRORILLI
Noctua Book edizioni
uscita prevista 21 novembre 2022

Di cosa parla il libro
Hemingway è conosciuto universalmente come cacciatore, pescatore e appassionato di corride, mentre sono meno note le sue connessioni con la natura, che lo rendono un autore dallo spirito green più incisivo di quanto si pensi.
Mastrorilli evidenzia l’importanza della contestualizzazione temporale delle sue opere, rendendo possibile la visione di un Hemingway inatteso. Robert Fleming nel saggio Hemingway and the Natural World ha affermato: ”ci sono pochi scrittori che hanno un rapporto più stretto con la natura di quanto non lo abbia Hemingway.”
Attraverso un percorso di ricerca e scoperta, questo libro vuole individuare la forte influenza della natura presente nelle opere di Hemingway.

E’ un libro di facile approccio adatto a coloro che conoscono le opere di Hemingway ma anche a chi non ha mai letto nessuna opera. Nel mondo sono
stati scritti decine di libri dedicati allo scrittore e premio Nobel americano, perché pubblicare un nuovo libro?
Mastrorilli ci offre lo spunto per far chiarezza sul ruolo della natura nella vita e nelle opere di Hemingway. Una ricerca bibliografica approfondita con quasi un centinaio di riferimenti bibliografici ci consentono di scoprire un Hemingway diverso da quello proposto dal suo personaggio iconico, guascone e sfrontato…
Il personaggio sovente sovrasta l’uomo e lo scrittore e questo libro, scritto da un autore esperto di natura vuole offrirci le chiavi per dare una giusta interpretazione alle sue opere che a giudizio di molti esperti critici letterari sono intrise di messaggi verdi, alcuni quasi pionieristici.
E’ un libro che può indurci a tornare a leggere Hemingway che è oggi più che mai un autore di attualità se pensiamo ai temi della guerra ma anche a quelli del progresso che soffoca il nostro Pianeta. In alcuni suoi scritti, Hemingway (ad esempio in alcuni racconti di Nick Adams) portava alla ribalta già 70-80 anni fa il tema dello sfrenato sviluppo e mutamento portato dall’uomo verso la natura.

Hemingway, gli impressionisti e Cézanne
Nelle sue descrizioni ambientali Hemingway pesca direttamente dalla corrente degli impressionisti, molti studi, alcuni citati nel libro di Mastrorilli, ci illustrano come lo scrittore americano fosse capace di descrivere i paesaggi ispirandosi a Cézanne.
Thomas Hermann suffraga lo studio precedente ribadendo: «Hemingway afferma di aver imparato a descrivere i paesaggi da Cézanne… e molti critici hanno riconosciuto che quando si legge un testo di Hemingway vengono evocate impressioni, emozioni simili a quanto emerge contemplando un
quadro di Cézanne.»
Nel libro si ricorda che fu lo stesso Hemingway, in una lettera inviata alla scrittrice Gertude Stein, il 15 agosto 1924, in merito a uno dei suoi racconti di Nick Adams, scrisse: «Io sto cercando di descrivere il paesaggio come Cézanne.»

Hemingway e la corrida
Sfogliando il suo libro Morte nel Pomeriggio, un saggio inimitabile sulla corrida, sin dalle prime righe, Hemingway assume una posizione inequivocabile. In Death In The Afternoon nelle prime pagine scrive: «Ritengo che da un moderno punto di vista morale vale a dire da un punto di vista cristiano, l’intera corrida sia insostenibile; c’è senza dubbio molta crudeltà, c’è sempre morte e non intendo sostenerla ora, ma soltanto di raccontare la verità che ho scoperto a questo proposito.»

Hemingway e il suo capolavoro Il vecchio e il mare
Con questo libro, edito nel 1952, raggiunse l’apice della sua narrativa vilendo il Pulitzer (1953) e il Nobel per la Letteratura (1954), si tratta di un’opera
inequivocabilmente matura, nella quale Hemingway sapientemente mette in equilibrio l’uomo con la forza della natura e i suoi abitanti.
Santiago, il protagonista del romanzo, conscio della sua vita da pescatore, comprende e ammette il suo errore, e, alla fine, è costretto a rivedere il suo codice etico: «Tu che sei stato un pesce. Perdonami di essere andato troppo al largo. Ho mandato in malora tutti e due.»
Come ha recentemente mostrato la critica letteraria e studiosa dello scrittore americano, Susan Beegel in A Guide to the Marine Life in Ernest Hemingway’s The Old Man and the Sea, Santiago è in sintonia con l’identità dell’oceano e dei suoi animali. Con rigorosi dettagli, Beegel mappa le modalità con le quali Hemingway, usando uno stile minimalista, ha reso la conoscenza dell’oceano di Santiago.
Beegel è così convinta di questa connessione con la natura che parlando de Il vecchio e il mare ne riconosce un’opera bio-centrica e riassume le sue scoperte dicendo: «Pochi tratti della sua penna sono bastati per vivere una vita di intimità con il mare e le sue creature.»

Hemingway e i suoi ottanta gatti
Quanti di noi si lasciano sedurre dalle vibrisse di un gatto o dal suono tremolante delle sue fusa? La certezza del potere fascinoso dei gatti è insita nel legame com-
plesso e paritetico che ci unisce ad alcune persone, con le quali siamo connessi da profondi sentimenti.
Appare strano immaginare Ernest Hemingway, l’impavido cacciatore di leoni, accoccolato su una poltrona e cullato dalle ritmiche fusa di un gatto.
Eppure, questo aspetto della sua vita legato ai felini di casa ha avuto una rilevanza davvero significativa, certo più conciliante degli stessi leoni. Se qualcuno ha avuto la possibilità di visitare la sua casa-museo, in Florida a Key West, avrà scoperto che è abitata ancora oggi da vere e proprie comunità feline: sono proprio i discendenti dei gatti che gli tenevano compagnia.
Questa genealogia diretta è persino comprovata da una curiosa e intrigante anomalia ereditaria che li rende ancor più amabili. Ernest adorava e coccolava i suoi gatti, tanto che una celebre frase è divenuta poi uno degli aforismi preferiti dai gattofili doc: «Ai gatti riesce senza fatica ciò che resta negato all’uomo: attraversare la vita senza fare rumore.»




Scritto da: Stefania Montanino
Data: 17 Novembre 2022
Categoria: Libri


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