Mantova, 8500 visitatori per la mostra Vite di cartone di Gianfranco Gentile a Palazzo della Ragione
Si chiude con un bilancio di successo di 8500 visitatori “Vite di cartone”, la personale di Gianfranco Gentile ospitata nelle suggestive sale del duecentesco Palazzo della ragione a Mantova.
L’esposizione è stata curata da Sandro Orlandi Stagl e organizzata da Comune di Mantova, Origini srl, Marilisa Capuano.
Dal 4 marzo al 27 aprile 2017, l’artista del cartone ha condiviso con i cittadini una antologica di 60 opere realizzate negli ultimi 15 anni, esclusivamente in cartone ondulato rilavorato e dipinto secondo tecniche originali che lo hanno reso unico in tutto il mondo. Lavori uniti da un filo conduttore che racconta di vite in bilico, di periferie, degli “Uno, nessuno e centomila del XXI secolo”, di luoghi, persone, oggetti spesso dimenticati, mescolando archeologie industriali a esseri umani.
Spettacolare, poi, il murale in cartone ondulato, realizzato da Gentile nel corso della mostra: un’esperienza unica che ha affascinato e lasciato senza parole i numerosi visitatori. La sensazionale opera, dal titolo La Danza Macabra delle rane e dei girini, è la più grande nel suo genere mai costruita al mondo: ben 150 metri quadri di installazione che l’artista ha realizzato site specific per il Palazzo e la città di Mantova, work in progress composto giorno dopo giorno, pezzo dopo pezzo, davanti agli occhi dei visitatori con tecnica acrilico e asportazione su cartone ondulato.
Tra le 60 opere esposte, quella che ha dato il titolo alla mostra, “Vite di cartone”, resterà a lungo nella memoria di chi l’ha vista: di dimensioni 3 x 2,3 metri, è stata realizzata a mano da Gentile appositamente per l’esposizione di Mantova. L’artista ha lavorato per tre mesi con pastelli secchi su una superficie composta da più cartoni assemblati, materiale proveniente da imballaggi usati. Il soggetto è una trasposizione pittorica di una delle tantissime immagini che quasi quotidianamente raccontano l’odissea di una sfortunata parte di umanità in cerca di una vita dignitosa, in fuga da fame e guerre.
“Questo progetto – spiegano gli organizzatori Origini di Ebland – ha come risultato quello di aver dato la possibilità a un bravissimo artista come Gianfranco Gentile di farsi apprezzare in un ‘palcoscenico’ esigente come Mantova, culla del Rinascimento, Capitale italiana della Cultura 2016 e famosa in tutto il mondo per i suoi tesori artistici e il fermento culturale che si respira in ogni angolo. Questa mostra rappresenta anche il primo evento pubblico legato al grande progetto dell’Arte Etica, che gli organizzatori portano avanti da almeno un paio d’anni
e che proseguirà con un nutrito programma di mostre negli anni a venire. Un progetto dove l’arte si pone l’obiettivo di raggiungere importanti risultati di forte responsabilità sociale, assumendo un ruolo educativo importante verso le persone e il territorio. Per questo, hanno un valore ancora maggiore l’apprezzamento e i commenti entusiastici espressi dalle migliaia di persone che sono venute a visitare la mostra. Ringraziamo e abbracciamo tutti quelli che hanno lavorato con noi a questo importante evento”.
La foto del murale è di Joe Oppedisano
Scritto da: Marilisa Capuano
Data: 28 Aprile 2017
Categoria: Mostre