Una bandiera NATO al Pride di Mantova del 17/6/2023

Al Mantova Pride del 17 giugno 2023 Francesco Monelli della Associazione Atlantica, sarà presente con la bandiera NATO che aveva già cercato di portare alla manifestazione per il 25 aprile nella stessa città.

Lo farà per ricordare alle forze politiche pro Putin presenti che nella Federazione Russa i diritti degli omosessuali e di chi ha un orientamento sessuale diverso da quello eterosessuale sono repressi mentre questi sono sempre più tutelati nei paesi occidentali.

Questo significa che la guerra in Ucraina è la guerra fra 2 concezioni del mondo ed è quella occidentale quella per cui dovrebbe lottare chi vuole la libertà sessuale anche se, incomprensibilmente per molti è il contrario.

La Associazione Atlantica è nata dopo che per il secondo anno consecutivo nessuna forza politica milanese ha voluto disobbedire alla richiesta dell’ANPI di non portare la bandiera dei paesi occidentali che hanno liberato l’Italia dal nazifascismo mentre la stessa associazione di partigiani non aveva nulla da dire sulle bandiere pro Palestina eredi del Gran Mufti di Gerusalemme, antisemita e buon amido di Adolf Hitler.

In particolare a Milano oltre alla bandiera della NATO i membri che si sono poi costituiti in associazione hanno sfilato con bandiere di paesi alleati come quella del Regno Unito, del Canada e anche del Brasile.

“La mia partecipazione al Pride non è un fatto isolato, a Torino Roberto Canalone e a Milano Gianni Rubagotti ed altri faranno la stessa cosa”, questo dichiarato da Francesco Monelli.

L’Associazione Atlantica si batte per la difesa e la promozione della storia e dei valori della NATO e dell’Occidente in Italia.
web: https://www.facebook.com/AssociazioneAtlantica

AGGIORNAMENTO
Vietata la bandiera NATO al Pride di Mantova

L’organizzazione del Mantova Pride, nonostante le sia stato ricordato che la Russia di Putin discrimina le minoranze LGBT e il battaglione Unicorno la combatte anche grazie ad armi occidentali, ha impedito a Francesco Monelli della Associazione Atlantica di sfilare con la bandiera della NATO al corteo di quella iniziativa.

“E’ un vero peccato” ha dichiarato Monelli “Ero ad attendere il corteo, avevo comprato e indossato la maglietta del Pride e ho parlato con molte persone che, nonostante le idee diverse dalle mie si sono fermate civilmente a ascoltare e discutere, permettendomi di spiegare perché la bandiera che ho portato è anche la loro bandiera, se vogliono davvero tutelare i diritti delle minoranze LGBT. Mi spiace di vedere che il motivo dell’allontanamento è il divieto di ogni bandiera che non sia quella degli organizzatori, quindi si predica l’inclusività e poi si nega anche alle forze politiche tradizionalmente vicine al Pride di esserci. Ma soprattutto tutte le bandiere le bandiere vengono considerate uguali sia quelle inclusive sia quelle che discriminano, e questo è vogliono discriminano. Dato che il comune ha patrocinato l’iniziative, anche con 20 mila euro di finanziamento, è d’accordo con questo tipo di organizzazione?”

Francesco Monelli aveva già cercato di portare bandiera NATO alla manifestazione per il 25 aprile nella stessa città, e gli era già stato negato, nonostante questa organizzazione sia stata fondata da paesi che hanno lottato contro il nazifascismo.
Voleva ricordare alle forze politiche pro Putin presenti che nella Federazione Russa i diritti degli omosessuali e di chi ha un orientamento sessuale diverso da quello eterosessuale sono repressi mentre questi sono sempre più tutelati nei paesi occidentali. E che questo significa che la guerra in Ucraina è la guerra fra 2 concezioni del mondo ed è quella occidentale quella per cui dovrebbe lottare chi vuole la libertà sessuale anche se, incomprensibilmente per molti è il contrario.

La Associazione Atlantica è nata dopo che per il secondo anno consecutivo nessuna forza politica milanese ha voluto disobbedire alla richiesta dell’ANPI di non portare la bandiera dei paesi occidentali che hanno liberato l’Italia dal nazifascismo mentre la stessa associazione di partigiani non aveva nulla da dire sulle bandiere pro Palestina eredi del Gran Mufti di Gerusalemme, antisemita e buon amico di Adolf Hitler.

E cercherà di portarla anche al Milano pride del prossimo sabato sperando di avere più fortuna di Monelli e la ha portata anche al Torino Pride.